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Regolazione on-off

Come appare dalla definizione, questo tipo di regolazione utilizza un elemento finale, ad esempio una valvola, il quale si sposta da una posizione ad un'altra non appena la variabile controllata si scosta dal punto prefissato di regolazione.

Non è necessario che le due posizioni siano sempre le estreme: apertura o chiusura totale si possono utilizzare delle situazioni intermedie (Fig. 1).

Il valore dal quale la variabile si può scostare, perché intervenga l'elemento finale di controllo, varia in funzione della zona neutra o banda morta del regolatore. Dall'esame di questo tipo di regolazione, si deduce che se l'elemento finale (esempio valvola) deve di tanto in tanto intervenire per mantenere il processo in equilibrio, la variabile regolata logicamente continua ad oscillare a cavallo della zona neutra, onde determinare questi interventi. È tuttavia da notare che non è desiderabile avere una zona neutra troppo piccola ad evitare una eccessiva frequenza nell'intervento dell'elemento finale di regolazione che potrebbe rapidamente logorarsi. Il tipo di regolazione a due posizioni viene usato per la sua semplicità dove è accettabile regolare una variabile con la poca precisione che si può in questo modo ottenere.